Aumenteranno le detrazioni fiscali per le spese funebri?

È stato cancellato l’intero art. 22 del testo del disegno di legge “Disciplina delle attività funerarie” 1611 detto “Vaccari”. Tale articolo prevedeva maggiori detrazioni fiscali per le spese funebri introducendo la possibilità di una detrazione del 75%, fino ad un massimo del 50% di 7.500,00 euro, per spese funebri, per le opere lapidee cimiteriali e per la relativa accessoristica funebre.

 

L’articolo eliminato prevedeva la detrazione, sempre al 75% e fino al 50% di 7.500 euro, premi corrisposti ad una società di assicurazioni per la previdenza funebre.

 

I motivi di tale eliminazione sono probabilmente dovuti al tentativo di dare una ennesima spinta al disegno di legge togliendo un articolo che risultava certamente da zavorra ad uno spedito proseguo della discussione sul testo (che però ora risulta ulteriormente spogliato di contenuti utili pur mantenendo in seno gli elementi di criticità già più volte esposti).

 

Se non che, all’indomani della cancellazione della riforma fiscale in seno al DdL 1611 (detto Vaccari), i senatori Vaccari, Maturani e Santini (PD) hanno presentato un emendamento al DDL AS2960 di Bilancio 2018 per aumentare la detrazione delle spese in occasione di un funerale, senza però proporre l’introduzione di alcuna aliquota IVA, nemmeno calmierata (es 10%).

 

L’emendamento prevede che, per l’anno 2018 dall’imposta lorda si detragga un importo pari al 19 per cento dei seguenti oneri sostenuti dal contribuente, se non deducibili nella determinazione dei redditi che concorrono a formare il reddito complessivo:

 

    1. le spese funebri per le opere lapidee cimiteriali e per la relativa accessoristica funebre sostenute in dipendenza della morte di persone fino a un totale di 3.500 euro
    2. i premi, rateali o in unica soluzione, corrisposti ad una società di assicurazioni per la previdenza funebre, fino all’importo massimo di 3.500 euro nell’esercizio in cui sono corrispo-sti. La detrazione di cui alla presente lettera non è cumulabile con quella di cui alla lett.A);
    3. i premi corrisposti a una società di assicurazioni per la previdenza cimiteriale, fino all’importo massimo di 3.500 euro;

Attualmente l’emendamento è all’esame della Commissione V (Bilancio) del Senato. Vedremo nel proseguo se, sul tema, vi saranno sviluppi o se, come accaduto nelle precedenti ultime legislature, queste tematiche saranno trattate con il consueto disinteresse