Cremazioni nel 2016 superiori al 23%

La SEFIT, che raccoglie, elabora e diffonde i dati statistici sulla cremazione in Italia da anni, ha recentemente reso noti i dati sulle cremazioni svolte in Italia nell’anno 2016.

 

Stando ai dati in possesso si sono registrati a consuntivo 141.553 cremazioni di defunti nel 2016 a fronte dei 137.165 dell’anno 2015, di fatto crescendo in maniera contenuta rispetto all’anno precedente (3,2%).

Tale dato però va letto assieme a quello relativo alla mortalità che, nel 2016, si è assestato in 615.261 decessi; l’incidenza della cremazione sul totale delle sepolture è del 23,01%, con un significativo incremento in termini percentuali rispetto al 2015 (21,18%).

 

Le regioni ove la cremazione è oggi più diffusa sono la Lombardia (36.590 cremazioni), l’Emilia Romagna (20.600) ed il Piemonte (20.285).

A livello percentuale la crescita maggiore nel 2016 si è registrata in Sardegna (+41,8%), Puglia (+39,5%) e Sicilia (+21,3%) mentre la crescita numerica regionale più elevata si è avuta in Emilia Romagna (+2.777), Lazio (+829) e Veneto (+516).

Roma, Milano e Genova sono le città ove vengono effettuate il maggior numero di cremazioni, seguite da Mantova, Livorno, Trecate e Bologna.